Ho ricominciato a scrivere l'altroieri, con due post a sfondo calcistico. Credo che qualcuno abbia notato la mia prolungata assenza dal blog, un mese e mezzo di silenzio non previsto e non voluto. Devo una spiegazione, che sarà forzatamente sintetica perché ancora non posso essere preciso e dettagliato. L'intenzione era quella di limitare al massimo, su "Note d'azzurro", gli interventi di natura strettamente personale, ma in questo caso è d'obbligo. Il fatto è che la mia salute ci si è messa di mezzo: problemi non da poco, che in queste settimane mi hanno portato a girovagare fra studi medici e laboratori di analisi, fra day hospital, visite varie, Tac e prelievi sanguigni in quantità. E anche nella settimana appena iniziata gli impegni di tal genere non mancheranno: sono in fase diagnostica per alcuni linfonodi ingrossati, e l'ultimo passaggio ci sarà venerdì, con una biopsia che dovrò fare in anestesia generale e quindi in regime di ricovero, anche se breve.
Questo è ciò che posso dirvi al momento: i dubbi e i sospetti non mancano, ma sono pronto ad affrontare qualsiasi evenienza, nella consapevolezza che, se si sta male, bisogna curarsi, e non importa quanto lunghe debbano essere queste cure, perché la vita è un dono troppo bello per essere buttato via senza combattere.
Comunque tornerò a parlarne quando io stesso saprò qualcosa di più preciso. Spero di dare buone notizie ma, mi ripeto, non posso escluderne di meno buone. In ogni caso cercherò di essere il più possibile presente da queste parti, più di quanto lo sia stato nelle ultime settimane, ma, sapete, non è facile, da sano che si era, trovarsi all'improvviso catapultati nel limbo dei "malati che non si sa cosa hanno". Soprattutto i primi giorni, dopo i primi risultati di esami che mostravano anomalie, ho passato momenti molto brutti. Non per il mio stato di salute fisico, che al momento rimane più che discreto a parte qualche disturbo, ma per l'angoscia che mi divorava e che mi ha fatto trascorrere più di una notte insonne. Poi la fase peggiore è passata, ma rimane l'ansia di sapere cosa mi aspetterà in futuro.
Mi è dispiaciuto per il blog: nulla di esaltante, ma lavorando, scrivendo, commentando altrove, facendomi pubblicità ero riuscito a creare uno zoccolo duro di visitatori abbastanza costanti. La gente passava, da queste parti; e in queste settimane è in parte continuata a passare, ma non mi sorprenderei se, nel frattempo, in molti si fossero persi per strada, stufi di venire qui ogni giorno e di non trovare nulla di nuovo. Li capisco e mi spiace, è stato per me l'ennesimo, piccolo tassello di sfortuna di un 2012 scalognato per tanti altri versi: ma non potevo fare altrimenti, non avevo proprio lo spirito per sedermi davanti al pc, aprire "Note d'azzurro" e mettermi a scrivere, anche se spunti di riflessione da riversare in questo spazio ne avrei avuti eccome. Questo è quanto: ora, compatibilmente con tutto il resto, si riprende. Abbiate pazienza tutti e continuate a venirmi a trovare, se lo volete.
Carlo ti sono vicina anche se lontana. Col cuore. Un abbraccio fortissimo.
RispondiEliminaSei sempre molto cara. Un abbraccio anche a te, sono in piedi e non mollo!
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