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sabato 26 aprile 2014

"CENTOCINQUANTA LA GALLINA CANTA": L'UMORISMO ARGUTO E SURREALE DI ACHILLE CAMPANILE AL TKC TEATRO DELLA GIOVENTU'

                                Attori della TKC alle prese con le prove di uno spettacolo

La filosofia è quella di sempre: innovare, rischiando e spiazzando. Portare ventate d'aria fresca nel mondo teatrale genovese e italiano, anche attraverso scelte artistiche coraggiose e fuori dagli schemi. Il TKC Teatro della Gioventù insiste lungo il solco tracciato, e fa bene, perché finora i risultati gli han dato ragione. L'ultimo "azzardo" si chiama Achille Campanile: fautore di una comicità raffinata, di un umorismo surreale e impastato di genio, il poliedrico autore approda sul palcoscenico di via Cesarea con "Centocinquanta la gallina canta". Il nuovo allestimento firmato The Kitchen Company terrà banco per quasi due mesi: anteprime da oggi al 2 maggio, repliche dal 3 maggio al 22 giugno. 
GENIO SNOBBATO - Scelta ardita e coraggiosa, si diceva. Campanile è infatti il primo autore italiano ad essere messo in scena dalla giovane compagnia di Massimo Chiesa ed Eleonora D'Urso, che ha fin qui brillato per aver fornito agli spettatori genovesi una vasta panoramica sui più brillanti esponenti del teatro internazionale I due direttori artistici, si sa, non amano le cose scontate e hanno optato per un autore nostrano che si può considerare fra i più "ostici" da rappresentare, per due motivi: in primis, quella di Campanile non è assolutamente una comicità da cabaret, da "una battuta e via", da one shot in stile Zelig; tutt'altro: è arguzia finissima, umorismo in punta di fioretto, giocato spesso e volentieri sulle parole e sulla miriade di combinazioni, doppi sensi, molteplici interpretazioni che è in grado di offrire la ricchissima lingua italiana. Il secondo motivo è che questo fuoriclasse del Novecento (drammaturgo, sceneggiatore, giornalista e quant'altro) in Italia non è mai stato valorizzato come avrebbe meritato il suo talento: poco o nulla di lui è stato proposto a livello cinematografico e teatrale, e conseguentemente è poco conosciuto dal grande pubblico, in particolare da quello giovane. 
"Rendiamo giustizia ad Achille Campanile e alla sua arte sublime - dichiara Massimo Chiesa - Uno straordinario autore tout court, non solo in senso comico. Sono curioso di vedere quali saranno le reazioni del pubblico:  credo che non ci si annoierà, ma c'è la possibilità che gli spettatori si divertano...  a scoppio ritardato, perché le battute non sono sempre dirette e immediate. E' anche uno stile un po' folle, nonsense: dovessi fare un paragone, penserei a certe pellicole americane demenziali, tipo "L'aereo più pazzo del mondo", solo che in quel caso l'effetto esilarante si sprigiona dall'azione, mentre con Campanile la risata è conseguenza dell'uso delle parole, della nostra lingua". L'allestimento della TKC è composto da molti pezzi del teatro di Campanile, un'autentica "summa" in cui troveremo "28 tragedie in due battute", "Delitto a Villa Roung", "Il Festival della canzone napoletana", "Visita di condoglianze", "L'acqua minerale", "Guerra", "Accenti d'amore" e "Centocinquanta la gallina canta". 
TKC A FORZA SEDICI - L'esperimento Campanile è la sedicesima tappa del percorso artistico del nuovo Teatro della Gioventù di Genova: sedici spettacoli prodotti e recitati 738 volte, per un'affluenza di oltre 121mila spettatori. Non male: "E a fine dicembre 2014 - sottolinea Chiesa - le piéces rappresentate saranno 22: in pratica, in tre anni avremo fatto ciò che molti teatri fanno in sei - sette anni. Oltretutto quella del TKC, tengo sempre a sottolinearlo, è una sala usatissima, sfruttatissima: ci fermiamo in pratica solo ad agosto, siamo in scena per undici mesi e il teatro vive anche al di là dello spettacolo, grazie al suo bistrot aperto tutti giorni dalle 17. Continuiamo a rappresentare un'esperienza pressoché unica nel panorama nazionale: diamo lavoro ai giovani e produciamo cultura, perché la ripartenza del Paese, dopo questa terribile crisi, dev'essere anche culturale, alla faccia di chi, tempo fa, asserì che con la cultura non si mangia. Falso: la cultura si mangia, anzi va divorata, e fa mangiare, perché crea occupazione e alla fine lo Stato può pure guadagnarci". 
LO SPETTACOLO - "Centocinquanta la gallina canta" si avvale della regia di Massimo Chiesa: in scena, accanto ad Eleonora D'Urso, i "veterani" TKC Daria D'Aloia, Giovanni Prosperi e Marco Zanutto, insieme a Daniele Aureli, Elisabetta Becattini, Marisa Grimaldo, Ivano La Rosa, Davide Paciolla, Luca Sannino; ci sono anche Filippo Tabbi, Sara Vitale e, al pianoforte, Michele Savino. Per prezzi e orari è possibile contattare il botteghino del teatro allo 010-8981177, consultare il sito www.tkcteatrodellagioventu.it o scrivere alla e-mail info@tkcteatrodellagioventu.it. 
Da sottolineare che nella giornata del 1°maggio sono in programma, a soli 5 euro, repliche speciali dello spettacolo alle ore 16 e alle ore 21.

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