Per improrogabili impegni professionali sono stato costretto a saltare il tradizionale, piacevole appuntamento col "messaggio di fine anno" del blog al suo sparuto drappello di lettori. Rimedio adesso con queste pochissime righe, certo innanzitutto di essere ancora in tempo per augurare un prospero 2016 a tutti. Un bilancio del 2015 di "Note d'azzurro" è presto tracciato, e del resto non c'è molto da dire: è stato forse l'anno più difficile e tortuoso, da quando questo piccolo spazio web ha visto la luce. Si è ridotto il numero di articoli: era fisiologico rispetto al 2014, quando sulla massa di post incise pesantemente il colossale lavoro svolto durante il mese del Mondiale di calcio brasiliano. Ma il motivo del calo, chiaramente, non è stato solo questo: c'è stato per me più lavoro "vero", intendo quello che dà da mangiare, anche se nulla, purtroppo, che possa garantirmi un futuro sereno e stabilità duratura; si vive pur sempre alla giornata, insomma. E nella parte centrale dell'anno, svariate disavventure legate a problemi di salute di miei familiari, che hanno fatalmente sottratto ulteriori ore e giorni al tempo che usualmente dedicavo al blog.
Un peccato, perché le idee e gli argomenti da sviluppare, come sempre, non mi sarebbero mancati, ma era destino e nulla ci si può fare. Meno articoli, dunque, e di conseguenza meno visite e meno lettori, ma non me ne faccio un cruccio: non ho più voglia di sciorinare, analizzare e confrontare dati, per un blog come il mio non ha molto senso, ho già detto che difficilmente si può crescere oltre determinati livelli, l'obiettivo più realistico è mantenere un proprio zoccolo duro di lettori, ma anche la "fidelizzazione", me ne sono reso conto, sul web è impresa titanica per "dilettanti" come me, senza colossi o piattaforme editoriali alle spalle, in quanto bastano poche settimane di assenza per veder ridursi un pubblico che, fino a poco tempo prima, pareva definitivamente conquistato.
Pazienza. Nei limiti del possibile continuerò ad alimentare questo spazio, parlando dei temi che più mi sono congeniali. L'estate prossima sono in programma gli Europei di calcio in terra di Francia, e nel frattempo c'è un Genoa allo sbando, da seguire amorevolmente ma senza risparmiare scudisciate critiche, inevitabili vista l'orribile situazione in cui si è cacciato. Ci sono film, dischi e spettacoli da recensire, a Dio piacendo, e siamo ormai nell'antivigilia del Festival di Sanremo, uno dei miei noti pallini. A proposito del quale sto coltivando un progettino (ino ino) al quale tengo molto, e su cui nell'ultimo anno ho silenziosamente investito parecchio tempo in fatto di ricerca storica, di analisi di documenti e di scrittura (e questo è stato un altro dei motivi della mia minor presenza su Note d'Azzurro). Il frutto di tale lavoro dovrebbe, spero, vedere la luce entro poche settimane: di più, per il momento, non dico per scaramanzia.
Chiudo qui, ma del resto non è il caso di andare oltre: le celebrazioni, i bilanci e i buoni propositi per il futuro alla lunga risultano stucchevoli e indigeribili. Ci vediamo presto su questi schermi, magari già nel pomeriggio. Ancora buon anno a tutti.
buon anno amico! Non è sempre semplice tenere aggiornato come si vorrebbe il proprio blog. Anch'io, curiosamente nello stesso tuo anno, ho lasciato indietro molte cose nel mio spazio virtuale. Ci terrei ma i troppi impegni non sempre lo consentono. Lo zoccolo duro però persiste e si aggiungono followers, a seconda degli articoli. Nel tuo caso poi so che dietro c'è un piccolo grande progetto di cui hai appena accennato ma immagino in realtà ti abbia assorbito giustamente molto. E tra poco ci sarà il Festival, avremo modo di leggerti (spero)... alle prossime Gianni
RispondiEliminaBuon anno anche te! Sì, è stato un 2015 particolarissimo per i nostri blog, che mi permetto di definire affettuosamente "gemelli". Cerchiamo dunque di andare avanti, per quanto è possibile. Riguardo al progetto, è in rampa di lancio, magari te ne riparlerò in questi giorni, e anzi ti ringrazio per i preziosi consigli che mi hai dato.
Eliminafigurati! attendo news
EliminaGianni
Caro Carlo, come ben sai per noi "non professionisti del web" non conta il numero dei seguaci. Sempre meglio essere in pochi. Le truppe cammellate vadano pure altrove, ché gli aridi deserti sono vasti. Stammi bene e ancora tanti auguri.
RispondiEliminaGrazie, signor Mauri! "Meno siamo, meglio stiamo", diceva Renzo Arbore in una trasmissione di pochi anni fa. Beh, forse la sua era un'esagerazione, un vezzo da star che oltretutto adesso si può permettere di non inseguire il grande pubblico, però ripeto che a questo punto non ha più molto senso contare le visite, non perché non ci tenga, ma perché mi sono reso conto, come del resto avevo già scritto l'anno scorso, che oltre certi livelli non si può salire. Di nuovo tanti auguri anche a lei.
EliminaMeglio di Arbore, a mio avviso vale la vecchia grida degli imbonitori da circo: "Venghino signori venghino ...più gente entra e più bestie si vedono".
EliminaStammi bene.
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