Carlo Conti: ultime due settimane di lavoro sul cast di concorrenti sanremesi
La prima "giornata campale" lungo il cammino verso Sanremo 2017 sarà lunedì 12 dicembre, quando Carlo Conti svelerà, in pratica, l'intero cast dei concorrenti, sia Big che Giovani. Il direttore artistico, per il terzo anno consecutivo (e ultimo, almeno per il momento...) sulla tolda di comando, ha scelto di cogliere due piccioni con una fava: "Sarà Sanremo", la trasmissione in prima serata su Rai Uno che ospiterà la selezione decisiva delle nuove leve rivierasche, accenderà anche i riflettori sull'annuncio più atteso dagli appassionati, quello del listone dei venti vip che si daranno battaglia all'Ariston dal 7 all'11 febbraio prossimi.
Una scelta mediaticamente azzeccata, da parte dell'anchorman toscano e dell'azienda: in tal modo, risulterà potenziato l'appeal televisivo di un evento che, l'anno passato, non aveva granché fatto breccia in sede di Auditel (anche perché era una novità ripescata dopo tempo immemore, e dopo che tanta acqua era passata sotto i ponti della "musica da piccolo schermo", con particolare riferimento alla dittatura del format Talent show). Senza contare che l'effetto scoop legato alla comunicazione dei Big verrà sottratto alla brutta Arena di Giletti, che negli ultimi due anni, e in altri precedenti, ne ha beneficiato senza grossi meriti (parere personale, ovviamente).
Una scelta mediaticamente azzeccata, da parte dell'anchorman toscano e dell'azienda: in tal modo, risulterà potenziato l'appeal televisivo di un evento che, l'anno passato, non aveva granché fatto breccia in sede di Auditel (anche perché era una novità ripescata dopo tempo immemore, e dopo che tanta acqua era passata sotto i ponti della "musica da piccolo schermo", con particolare riferimento alla dittatura del format Talent show). Senza contare che l'effetto scoop legato alla comunicazione dei Big verrà sottratto alla brutta Arena di Giletti, che negli ultimi due anni, e in altri precedenti, ne ha beneficiato senza grossi meriti (parere personale, ovviamente).
Già, ma chi saranno, alla fine, i grossi calibri in gara? Come consuetudine del blog, a meno di due settimane dall'annuncio è il caso di cominciare a tracciare un quadro d'assieme. Premetto che, come sempre, non ho contatti diretti con case discografiche, management ed entourage degli artisti; mi limito ad "annusare" l'aria e a fare considerazioni sulla base di vari fattori: l'andamento generale del mercato musicale italiano degli ultimi mesi, le partecipazioni recenti al Festivalone (cartina di tornasole attendibilissima per capire chi potrà tornare in lizza e chi rimarrà fermo un giro), nonché, ovviamente, i rumors riportati dalle fonti più autorevoli.
I "COLPI" MANNOIA E THE KOLORS - A tal proposito, Sorrisi e Adnkronos, sicuramente bene informati, negli ultimi giorni hanno insistito parecchio soprattutto su due grossi nomi: Fiorella Mannoia e The Kolors. In entrambi i casi si tratterebbe di due indubbi colpacci, anche se qualche perplessità permane: riguardo a Fiorella, ha pubblicato da poche settimane un album (già nelle charts), possibile dunque che dopo appena tre mesi se ne esca con un altro inedito da lanciare in Liguria, con conseguente eventualità di proporre un repackaging del suddetto disco a strettissimo giro di posta? Tutto può essere, ormai nulla mi sorprende delle strategie dell'industria di settore... Riguardo a Stash e compagni, se saranno in lizza vorrà dire che hanno deciso, magari momentaneamente, di abbandonare il canto in lingua inglese: se la loro partecipazione si concretizzasse, la giovane band assurgerà inevitabilmente al ruolo di superfavorita per il trionfo finale.
IL SOGNO DEI SUPERBIG - Nell'ultimo post dedicato al Festival avevo sottolineato come, per questa sua ultima esperienza sanremese in veste di direttore artistico (ma, ripeto, sul suo ritorno in futuro metterei entrambe le mani sul fuoco), Carlo Conti avesse bisogno di qualcosa di esplosivo, di un quid in più, un gruppetto di assi del pop da mettere in bella mostra in Riviera, per lasciare un segno indelebile e non limitarsi al piccolo cabotaggio di un cast dignitoso ma "medio". Avevo anche buttato là qualche nome, da Alessandra Amoroso a Mario Biondi, dai Modà a Carmen Consoli, da Cesare Cremonini a sogni "impossibili" come Antonacci (che nel 2017 pubblicherà un nuovo album), Zero e Venditti, tutti personaggi, giovani e meno giovani, pienamente sulla cresta dell'onda, da primi posti nelle classifiche o da tutto esaurito nei concerti. Finora nulla si è mosso su questo fronte, e in particolare sembra che la candidatura della Amoroso, dopo un'estate da "promessa sposa festivaliera", sia tornata a traballare, come è sempre avvenuto negli anni scorsi; confidiamo comunque in qualche boom dell'ultimo momento, accuratamente tenuto segreto dall'organizzazione.
Ad esempio, chissà che Conti non faccia un tentativo con Fabio Rovazzi, il "caso" musicale del 2016 (anche eccessivamente demonizzato, come se la canzone demenziale fosse una novità di quest'epoca, e come se giungere al successo tramite You Tube fosse ancora un delitto), o con Gigi D'Alessio, che da un po' di tempo non lancia inediti. Un coup de théâtre sarebbe rappresentato dal reclutamento di Alvaro Soler, nuovo re dei tormentoni estivi e ormai italiano d'adozione.
Ad esempio, chissà che Conti non faccia un tentativo con Fabio Rovazzi, il "caso" musicale del 2016 (anche eccessivamente demonizzato, come se la canzone demenziale fosse una novità di quest'epoca, e come se giungere al successo tramite You Tube fosse ancora un delitto), o con Gigi D'Alessio, che da un po' di tempo non lancia inediti. Un coup de théâtre sarebbe rappresentato dal reclutamento di Alvaro Soler, nuovo re dei tormentoni estivi e ormai italiano d'adozione.
I RITORNI DAL PASSATO RECENTE - Dicevamo dell'analisi dei partecipanti alle ultime edizioni, un modo per trarre indicazioni credibili su chi potrebbe tornare in competizione nel 2017. Dopo l'affermazione di dodici mesi fa, dovremmo rivedere il vincitore fra i giovani, Francesco Gabbani (la sua "Amen" si è ben imposta) e, perché no, un'altra nuova proposta rampante, quell'Ermal Meta che è anche autore assai considerato e che nel corso del 2016 ha inciso l'album "Umano", dal quale sono stati tratti altri singoli di buon livello. Si parla anche di un immediato bis di Clementino, rapper che all'Ariston e in hit parade ottenne un'affermazione superiore alle aspettative.
Dal 2015 potrebbero riemergere Chiara Galiazzo (nome molto "gettonato" in queste ore), Nesli, Irene Grandi, Marco Masini e Anna Tatangelo, la quale sta vivendo un momento di gloria nelle nuove vesti di attrice (è nel cast del cinepanettone "Un Natale al Sud"). Ancora, andando più a ritroso e guardando all'edizione 2014, dovrebbe essere scoccata l'ora del ritorno per Giusy Ferreri, che sta vivendo una delle fasi più appaganti della sua carriera grazie anche allo strepitoso successo, iniziato nel 2015 e prolungatosi nel tempo, del singolo "Roma - Bangkok" con Baby K. seguito dall'intensa "Volevo te"; verosimilmente ci riproverà Francesco Sarcina e magari pure Renzo Rubino, cantautore di indubbia originalità.
Fermi anche loro alla partecipazione del 2014, non è da escludersi la presenza di Raphael Gualazzi e Francesco Renga, due nomi di indubbio spessore pur se reduci da periodi diversi: il primo è lanciatissimo dallo splendido brano "L'estate di John Wayne", uno dei migliori prodotti italiani dell'ultimo lustro, e da un nuovo album, il secondo deve rimediare all'esito del cd "Scriverò il tuo nome", buono ma non eccezionale come era lecito attendersi. Mancano dal 2013, ma sarebbe bello rivedere all'Ariston la sofisticata e brillante Simona Molinari e il vincitore dei giovani di quell'anno, Antonio Maggio, che da allora ha continuato a fare musica ma senza più trovare una vetrina di altissimo livello. Dopo aver partecipato nel 2012 con l'accompagnamento del compianto Lucio Dalla, chissà che non torni alla ribalta Pier Davide Carone, un po' sparito dai radar ultimamente ma autore di notevole talento.
Fermi anche loro alla partecipazione del 2014, non è da escludersi la presenza di Raphael Gualazzi e Francesco Renga, due nomi di indubbio spessore pur se reduci da periodi diversi: il primo è lanciatissimo dallo splendido brano "L'estate di John Wayne", uno dei migliori prodotti italiani dell'ultimo lustro, e da un nuovo album, il secondo deve rimediare all'esito del cd "Scriverò il tuo nome", buono ma non eccezionale come era lecito attendersi. Mancano dal 2013, ma sarebbe bello rivedere all'Ariston la sofisticata e brillante Simona Molinari e il vincitore dei giovani di quell'anno, Antonio Maggio, che da allora ha continuato a fare musica ma senza più trovare una vetrina di altissimo livello. Dopo aver partecipato nel 2012 con l'accompagnamento del compianto Lucio Dalla, chissà che non torni alla ribalta Pier Davide Carone, un po' sparito dai radar ultimamente ma autore di notevole talento.
QUELLI SULLA CRESTA DELL'ONDA - Poi, ci si può sbizzarrire con le candidature. Tra i più freschi protagonisti del pop, potrebbe esserci spazio per Fabrizio Moro, i redivivi Loredana Errore e The Ghost, Elodie e Sergio Sylvestre di "Amici", Briga, Marco Carta, una Silvia Mezzanotte rilanciatissima da "Tale e Quale show" (come pure Bianca Atzei), la frizzante band Il pagante, che ha vissuto un 2016 sugli scudi (enorme successo per il singolo "Bomber"), l'ex Eiffel 65 Gabry Ponte; più difficile sarà vedere i nuovi teen idol Benji & Fede, in un momento di travolgente popolarità (toccata con mano in occasione di un recente "firmacopie" a Genova) ma che hanno lasciato capire di non sentirsi ancora pronti per affrontare la difficile platea sanremese, ed Emma, la quale a distanza di quattro anni dalla sua vittoria potrebbe tranquillamente rimettersi in gioco senza rischiare granché (ma è appena uscita una nuova versione del suo ultimo lavoro, "Adesso", con due inediti all'interno. Ergo...).
VETERANI - Tra i veterani, la cui presenza sarà ridotta al lumicino come da giusta consuetudine degli ultimi tempi, il nome forte è quello di Al Bano (leggiamo su Adnkronos che vorrebbe festeggiare il 50esimo anniversario di "Nel sole", sua prima grande hit), "papabile" pure Fausto Leali; si potrebbe azzardare anche un Riccardo Fogli reduce dalle fatiche dell'ultimo tour con i Pooh, mentre a Michele Zarrillo, dopo i seri problemi di salute vissuti l'anno scorso, piacerebbe tornare sul palco che ha rappresentato il fulcro della sua brillante carriera. I Ricchi e Poveri nella nuova versione "duo" sarebbero una struggente operazione nostalgia; si potrebbe assistere a un tentativo di Loredana Bertè, rivista di recente in buona forma vocale dopo anni difficili; da valutare la posizione di Amedeo Minghi, attualmente nei negozi con un sostanzioso progetto discografico, un triplo cd con tanti inediti e alcune evergreen, ma mai dire mai...
ANNI NOVANTA O GIU' DI LI' - Della generazione di mezzo, quella degli anni Novanta sempre un po' trascurata a livello sanremese (eccezion fatta per il 2015, quando ricomparvero i vari Nek, Masini e Grandi), da tenere d'occhio Syria, Gerardina Trovato (che ha scritto su Facebook di puntare molto su una nuova occasione festivaliera), Dirotta su Cuba, Alexia, le sorelline Paola e Chiara Iezzi (ma ognuna per conto suo), Mariella Nava, Silvia Salemi, Massimo Di Cataldo, Paola Turci, Mietta, Marina Rei, Paolo Vallesi e i Jalisse, anche loro alle prese con un anniversario importante: i vent'anni di "Fiumi di parole", croce e delizia del loro percorso artistico. Fra i reduci dei primi Duemila, ma è solo una suggestione, sarebbe bello risentire i Velvet, un gruppo per nulla banale nella sua produzione.
RAP E CANTAUTORI - Poi c'è la galassia rap, sempre padrona delle charts e che, quindi, almeno un paio di caselle dovrebbe occuparle nel cast finale: "campioni" come Marrakash, Guè Pequeno, Fabri Fibra o Salmo, oppure gli ultimi arrivati (ma già in cima alle preferenze dei giovani) come Ghali, Achille Lauro ed En?gma, o ancora un Moreno alla ricerca della gloria perduta (eppure il pezzo presentato a Sanremo 2015 non era male), oltre al citato Clementino: le alternative non mancano. Ancora: i nomi un po' meno commerciali, fautori di un pop più raffinato, faranno un tentativo? Sarebbe fascinoso ascoltare qualcuno fra i vari Niccolò Fabi appena incoronato al Club Tenco, Niccolò Agliardi portato alle stelle dalle canzoni scritte per la fiction "Braccialetti Rossi", Paolo Simoni, fra i cantautori più creativi e coraggiosi dell'ultima leva, Zibba, visto a Sanremo 2014, e ancora Brunori Sas, Dente, Levante, Erica Mou, Cosmo, oppure i Subsonica e i Negrita, che erano stati fra i "desiderata" di Conti per l'edizione 2016... Improbabile invece Sergio Cammariere, che ha pubblicato la settimana scorsa il suo nuovo disco. L'auspicio è che non si punti soltanto sul pop più leggero, ma che si crei un cast oltremodo variegato, per fornire un quadro del panorama musicale italico più ampio rispetto alle abitudini sanremesi.
bel pezzo, molto curioso.. magari rivedere giorgia, come avevi accennato in un altro post, o addirittura l'esordio di Ferro in gara, ma rimarranno chimere. Alcuni nomi credo proprio tu li abbia azzeccati. Io di mio non gradirei vedere troppe facce da tale e quale show.. vada per scanu, ma la mezzanotte o la atzei no, per favore... Ci sono cantanti che meriterebbero un po' di esposizione ad alti livelli, provenienti dal mondo non dico indie ma almeno cantautorale. Confido in Gabbani e Meta ma altri potrebbero avere un buon traino,e stupire come fecero di recente i Perturbazione con Fazio... Sai quanto io ami i 90 ma a parte Masini, che ho visto in formissima anche dal vivo nel precedente tour, credo che pochi possano rilanciarsi... mi farebbe piacere andassero i Kolors che con la cover fatta a loro modo de Il Mondo, il classico di Fontana, alla cui coda aggiungevano il ritornello del famoso singolo dei The Fun, hanno dimostrato di saper padroneggiare al meglio la nostra lingua, senza rinunciare ai loro arrangiamenti così particolari
RispondiEliminaCiao Gian! Fra gli artisti "Novantiani" da rilanciare, secondo me, con Paola Turci si andrebbe sul sicuro e non ci si brucerebbe. Mietta è riemersa ultimamente, anche con la partecipazione a un film uscito prima dell'estate, così come Paola Iezzi continua a godere di discreta popolarità quantomeno sul web... Più azzardate sarebbero altre operazioni - recupero (che però apprezzerei, a patto che siano sostenute da belle canzoni), e poi c'è il discorso Jalisse.
EliminaRiguardo agli ex Tale e Quale, lo stesso Conti credo che, per delicatezza, non spingerà troppo su questo tasto: se qualcuno dovrà esserci, sarà uno e non di più, credo. Io davvero spero in qualcuno di questi nomi alternativi non ipersfruttati a livello di media tradizionali, che siano i nuovi cantautori, gli esponenti delle etichette indipendenti o le star del web (ma con qualcosa di sostanzioso da proporre, non prodotti usa e getta), per dare un taglio un po' diverso e di maggiore impatto sul mercato, visto che dopo due trionfi in sede di Auditel quest'anno il direttore artistico potrebbe pure permettersi di rischiare qualcosina in più.
Poi sarebbe bello se Fabi passasse direttamente dal Tenco al Festivalone, mostrandosi per quello che in effetti è, artista trasversale, né elitario né troppo commerciale, ma non so se sia nei suoi piani...