Dunque, ci siamo! Poche ore al via del Festival numero 62: vediamo allora di fare il punto focalizzando l'attenzione su quelli che saranno, a mio personalissimo giudizio, i temi e gli elementi chiave di queste cinque serate.
I FAVORITI - C'è forse una cantante più avanti degli altri nei pronostici, Emma, ma non un favorito assoluto come è accaduto spesso in passato (tante volte negli anni Ottanta, meno di recente, ad onor del vero). Grande equilibrio, dunque, ed è ovvio che senza aver ascoltato i brani la confusione aumenti. Così, mi gioco una rosa piuttosto larga: io punto sul sestetto Renga - Emma - Carone con Dalla - Zilli - Bersani - D'Alessio con Bertè. Difficilmente ci si discosterà da questi nomi. Tutte da verificare le potenzialità del duetto fra il napoletano e Loredana, la cui resa vocale, spesso assai precaria, sarà fondamentale per la buona riuscita del progetto. Le varie Arisa, Noemi e Dolcenera le vedo solo come outsiders, alle quali potrebbe aggiungersi Irene Fornaciari, del cui pezzo ho sentito parlare bene anche da parte di esperti solitamente mai teneri verso la produzione sanremese. Finardi prende idealmente il posto (cantautorato nobile) che fu di Vecchioni lo scorso anno, ma difficilmente riuscirà a ripeterne l'exploit, trattandosi di un artista più di nicchia e meno incline alle suggestioni da musica di facile presa rispetto al buon Roberto. Però Morandi lo ha voluto fortemente, rapito dalla bellezza della canzone. Sentiremo.
DA NON PERDERE - Per gli amanti della grande musica internazionale, da non mancare l'appuntamento con la sera di giovedì, un autentico happening con tanti nomi di pregio della ribalta mondiale. Da Al Jarreau a Josè Feliciano, da Skye dei Morcheeba a Shaggy, da uno degli idoli del momento, Gary Go, ad autentiche icone rock come Patti Smith e Brian May, a musicisti di spessore come Goran Bregovic. Tutti insieme sul palco dell'Ariston ad interpretare, con i 14 Big italiani in gara, canzoni evergreen della tradizione nostrana. Ma occhio anche a ciò che accadrà venerdì, la serata dei duetti diventata ormai un classico del format sanremese (e la cui introduzione si deve proprio a Mazzi, attuale direttore artistico, e a Bonolis, anno 2005): i big interpreteranno in versione leggermente diversa le canzoni in concorso con altri artisti, in larghissima parte italiani. Spesso negli anni scorsi da questa serata sono emerse autentiche chicche sonore, tanto che spesso si è parlato dell'opportunità di pubblicare cd con quelle esibizioni, da affiancare alle compilation ufficiali del Festival, ma non mi risulta che tale progetto sia mai andato in porto. Quest'anno vedremo tra gli altri Alessandra Amoroso, Max Gazzè, Gianluca Grignani, Davide Van de Sfroos (quasi un vincitore morale della passata edizione), ma anche personaggi sulla cui "utilità artistica" per il Festival ci sarebbe da eccepire, come Platinette (coi Matia Bazar).
SOTTO ESAME - Gianni Morandi. Sì, proprio lui, il gran cerimoniere. Analizzando con occhio critico la sua performance dell'anno passato, si scopre una rendimento non sempre altissimo, diciamo da onesto mediano, sul 6,5. A far girare il tutto a mille fu la squadra, con menzione d'onore per Luca e Paolo, assolutamente strepitosi. Quest'anno il "gruppo di lavoro" presta il fianco a qualche perplessità in più: una modella al debutto nella tv italiana ed estranea al mondo della musica, un attore di alto livello ma che pare un po' fuori dai canoni sanremesi (il che non è detto sia un male, se ci si riesce ad adattare agli schemi e, nel contempo, a plasmarli a seconda delle proprie inclinazioni artistiche). Insomma, la sensazione è che il Gianni nazionale quest'anno dovrà metterci qualcosa in più.
L'INCOGNITA - E' l'evento di questo Sanremo, ma anche il più grosso punto interrogativo. Il 62esimo passerà comunque alla storia come il "Festival di Celentano", e siamo sicuri che la sua sola presenza, e il battage mediatico scatenatosi attorno ad essa già da molte settimane, basterà ad assicurare a questa edizione un boom di ascolti (complice anche la quasi totale assenza di concorrenza, diciamolo...). Però i dubbi e i timori non mancano: su cosa farà, su come lo farà e soprattutto sui tempi lunghi che si prenderà (per stasera si parla di 40 minuti). Il rischio è che i suoi interventi fiume cannibalizzino tutto il resto, magari penalizzando anche alcuni artisti in gara costretti ad esibirsi a tarda ora.
I GIOVANI DI SANREMOSOCIAL - La modifica del programma, che ha concentrato la gara delle "nuove proposte" in due serate, quella del mercoledì (eliminatoria modello playoff calcistici fra gli otto concorrenti) e quella del venerdì (finale a quattro) secondo noi gioverà a questa categoria, negli ultimi anni sempre bistratta con orari impossibili: secondo la formula originaria, quattro di questi ragazzi avrebbero dovuto esibirsi il giovedì, cioè nel bel mezzo del seratone coi superbig stranieri, e avrebbero verosimilmente finito col perdersi e scomparire in mezzo a tale abbondanza qualitativa. Scendendo nel dettaglio della gara, a un primissimo ascolto (ho sentito i brani solo il giorno della diretta web delle pre - selezioni, voglio godermeli appieno nelle serate sanremesi) le proposte più "corpose" sembrano arrivare da Erica Mou, Celeste Gaia e Marco Guazzone. Alessandro Casillo è però spinto in maniera possente da schiere oceaniche di fans accumulati con la partecipazione a "Io canto".
io tifo per i Marlene ma mi rendo conto che è quasi un'utopia. Il secondo nome è Bersani, artista che stimo da sempre, che ho avuto modo di conoscere e che è uno dei pochi cantautori in grado di rinverdire una scuola unica in tal senso come quella italiana. Mi piacciono sia Dolcenera che Noemi ma effettivamente credo siano outsider o poco più. Credo che alla fine il vincitore uscirà tra Renga e Emma, che porta un brano dal forte impatto sociale (un vero esperimento per Kekko dei Modà, autore del pezzo, di solito avvezzo a canzoni esplicitamente d'amore). Tra i giovani tifo assolutamente per gli IoNonHoVoglia, conosciuti due anni fa al Mei, semplici, diretti, rock'n roll, pane e salame insomma ma molto bravi! Casillo lo strafavorito comunque, c'è poco da discutere. Duetti: aspetto Patti Smith, autentica icona anni '70, Brian May è un amico di Zucchero, prestato alla figlia, poi attendo Grignani e Van de Sfroos. Platinette uno scandalo, come Marisa Laurito e il povero Gigi Sabani una ventina d'anni fa. Ciaooo
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