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lunedì 25 novembre 2013

VERSO SANREMO 2014: E' GIA' CACCIA AI BIG. IPOTESI E INDISCREZIONI

                                            Francesco Renga: pronto a tornare

Manca meno di un mese all'annuncio del cast dei Big in gara a Sanremo 2014. Il "listone", come l'anno passato, verrà svelato direttamente da Fabio Fazio nel corso del Tg1 dell'ora di pranzo. Il "giorno X" è il 18 dicembre, nel frattempo la ridda di voci e indiscrezioni sui possibili partecipanti è già fitta. Cerchiamo di fare il punto, tra spifferi letti qua e là in rete e ipotesi del sottoscritto, più o meno fondate. Ricordiamo che i posti a disposizione degli aspiranti sono solo 14, cioè molto pochi, e quasi sicuramente tali rimarranno: in passato, soprattutto durante le gestioni festivaliere di Gianni Ravera (anni Ottanta) e di Pippo Baudo, era d'uso aumentare in extremis il numero degli ammessi, alla luce delle tante richieste di partecipazione, ma negli ultimi tempi, dall'era Mazzi in poi, la quota fissata dal regolamento è considerata un totem immutabile. 
SUPERSTAR - Partiamo dalle vedette, le superstar della canzone italiana per le quali ogni organizzatore e direttore artistico farebbe carte false. I nomi più... succulenti circolati finora sono quelli dei Negramaro, di Elisa e di Giorgia. Difficile che il sogno si tramuti in realtà per quanto riguarda la fuoriclasse romana e quella triestina, visto che entrambe hanno appena dato alle stampe album già campioni di vendita (ma non si sa mai...), più concreto l'inseguimento alla band di Giuliano Sangiorgi, che si prenderebbe una bella rivincita dopo l'inaccettabile trattamento subìto proprio all'Ariston nel 2005, quando "Mentre tutto scorre", destinata a diventare un loro cavallo di battaglia, l'apriscatole di un successo inatteso e clamoroso, fu bocciata dalle giurie fin dalla prima esibizione. 
Si parla anche di Edoardo Bennato, e questa sì sarebbe una sorpresissima: il napoletano si è tenuto da sempre bene alla larga dal Festivalone, eccezion fatta per un'ospitata nel 2010, quando partecipò, insieme ad altri big della canzone nostrana, alla serata di festeggiamenti per i 60 anni della kermesse. Arduo ma non impossibile, visto che nelle ultime edizioni hanno fatto la loro comparsa in Riviera cantautori tradizionalmente ostili al palco sanremese, da Vecchioni (che ha addirittura vinto) a Battiato e al compianto Lucio Dalla, questi ultimi due, per la verità, con partecipazioni marginali al fianco di altri artisti. Sarebbe bello rivedere due cantanti da tempo lontani da Sanremo come Carmen Consoli e Raf, e chissà che Gino Paoli e Fiorella Mannoia, a quanto pare già corteggiati l'anno scorso, questa volta non decidano di sciogliere le riserve. 
RITORNI A STRETTO GIRO DI POSTA - C'è poi tutta la schiera di big che, avendo partecipato alle edizioni fra il 2010 e del 2012, o sono in dirittura d'arrivo nell'allestimento dei loro nuovi album, o semplicemente di nuovo "maturi" per una partecipazione alla rassegna che ne rinfreschi la popolarità e ne rilanci le vendite. Parliamo di personaggi come Francesco Renga, Arisa, Giusy Ferreri, Noemi, Dolcenera, Nathalie, Fabrizio Moro, Anna Tatangelo e, perché no, un Max Pezzali che fra libri, canzoni, trasmissioni tv e cambi di look ha vissuto un 2013 piuttosto intenso ed appagante. E potrebbe anche riprovarci qualcuno già in lizza nell'ultima edizione, in primis Chiara Galiazzo, ma anche Max Gazzé, l'altro campione di Sanremo 2013 assieme a Mengoni: l'estroso cantautore potrebbe entrare in un trio nel segno della romanità con Daniele Silvestri (anche lui presente nel febbraio scorso) e Niccolò Fabi, che rappresenterebbe una réntrée graditissima. Fra i giovani usciti di recente dal vivaio festivaliero, l'ultimo trionfatore Antonio Maggio è in prima fila, ma non trascureremmo Erica Mou, che nel 2012 ebbe ottimi riscontri di critica e nelle ultime settimane è tornata prepotentemente alla ribalta con la colonna sonora del film "Una piccola impresa meridionale". 
VETERANI - In tema di "veterani" anni Novanta, Syria ha annunciato ufficialmente di essere "in fila per Sanremo": assieme a lei, da tenere d'occhio eventuali mosse di Gianluca Grignani, assente dal 2008, di Paola Turci, nonché di Mietta e Silvia Salemi, il cui indice di gradimento è tornato alle stelle grazie alla fortunata partecipazione a "Tale e quale show" di Carlo Conti. E poi Alex Britti, rivisto su buoni livelli nell'estate 2013, così come Neffa che centellina le sue apparizioni sul mercato discografico, ma quasi sempre coglie nel segno, come con l'ultima "Molto calmo". Ci sarebbero tappeti rossi e porte spalancate anche per un ritorno di Nek, che da Sanremo manca addirittura dai tempi di "Laura non c'è", nientemeno, mentre sarebbe giusto dare un'altra chance ad Alexia e a L'Aura. Fra le vecchie glorie, non dovrebbe mancare la proposta dell'eterno Al Bano, e chissà che non si convinca, dopo anni di scetticismo, Massimo Ranieri; Anna Oxa vorrà forse tornare alla carica, scottata dall'esclusione del 2013 e dalle recenti polemiche di "Ballando con le stelle",  alcune fonti danno in lizza Fabio Concato, mentre pare che anche Umberto Tozzi sia in studio a preparare qualcosa di nuovo, e allora... 
RAP, TALENT E ALTRO - Da tenere nella massima considerazione, come da me già scritto in altre occasioni, il fenomeno dei rapper all'italiana, che hanno dominato le classifiche italiane nell'anno che sta per concludersi. Uno, se non due posti, dovrebbero essere loro appannaggio, e allora sarà lotta serrata tra i vari Moreno Donadoni, Fedez, Clementino, Club Dogo... E poi i ragazzi dei talent: non si è ben capito se un posto di diritto spetterà al prossimo vincitore di X Factor (un azzardo, perché a volte funziona, come nel caso di Mengoni e Galiazzo, altre no, vedasi la pur brava Nathalie), mentre dal passato, oltre alla citata Ferreri, potrebbe riemergere qualcuno fra Marco Carta, Valerio Scanu e Pierdavide Carone, oltre a una Loredana Errore sempre massicciamente spinta dai fans (vedere Facebook per credere), oppure la trionfatrice della prima edizione di "The voice", Elhaida Dani. Altri nomi gettonati dai giornali sono quelli di Sergio Caputo, Francesco Sarcina (aveva tentato già l'anno passato), Cristiano De Andrè, Mondomarcio, Ron, nonché quel Mario Biondi eterno promesso al Festival (non è dato sapere se per sua effettiva volontà o per fantasia giornalistica) e mai approdato all'Ariston in gara. Infine, per quanto riguarda gli interpreti di nicchia", sarebbe auspicabile fosse la volta buona per i  raffinati Musica Nuda. Per il momento questo è quanto, con la doverosa postilla, già ribadita più volte anche per le scorse edizioni, che probabilmente nel "listone" finale compariranno diversi artisti mai citati in sede di pronostici. Anche questo è il bello del Festival. 

14 commenti:

  1. bellissimo post, anche se ancora -e non per tuo demerito, ci mancherebbe - piuttosto aleatorio. Certo, nella ridda dei nomi magari entrassero i nomi più altisonanti, ma anche solo la presenza "mista" di big, emergenti e "ripescati" garantirebbe qualità a Sanremo. Resta il fatto che 14 nomi sono pochissimi, io alzerei a 20, come negli anni 80. Attendo anch'io abbastanza fiducioso il 18 dicembre! E poi vai di pronostici :-)

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    1. Grazie Gian, oggi si parla pure di Luca Carboni, e anche questo sarebbe un colpaccio, benché io ritenga piuttosto fastidioso il fatto che molti cantautori di spessore si decidano a compiere il grande passo sanremese solo in fase avanzata di carriera... Però, per carità, meglio averli, ci mancherebbe. Vedremo; di certo anche io sarei per cast più "numerosi", benché con i modelli televisivi di oggi temo siano improponibili. Ma vedrai che un giorno ritorneranno i Festival stile anni Ottanta. ^^

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  2. speriamo che tornino! :-) luca carboni sì che mi piacerebbe... probabilmente ci voleva la vittoria e l'esempio di vecchioni per smuovere un po' le acque dei cantautori... non so se segui da vicino la scena dei "nuovi" cantautori, alcuni sono davvero validi e hanno belle cose da dire, altri francamente sono prescindibili, ma ad esempio uno zibba con i suoi almalibre lo vedrei benissimo all'ariston dopo aver vinto al tenco, oppure un benvegnù di cui sono pure amico, i perturbazione o i virginiana miller, di recente saliti agli onori delle cronache per il premio ricevuto ai david di donatello.. buona musica ce ne sarebbe in italia... a genova un altro amico è michele bitossi che fa musica molto interessante... adoravo i suoi numero6, ora ha altri progetti, il suo songwriting è davvero originale e le musiche squisitamente pop

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    1. Sei molto più ferrato di me in tema di cantautorato emergente, ma del resto penso da anni che gli organizzatori del Festival, e più in generale i talent scout delle discografia, dovrebbero "battere" la penisola da cima a fondo, 365 giorni all'anno, andando nei pub e nei localini per scoprire giovani come quelli da te citati. Ci sarebbe così una bella sferzata per la musica italiana.

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  3. Ciao Carlo. Sono Domi. A me a Sanremo piacerebbe vedere Loy & Altomare, Renzo Zenobi, Jenny Sorrenti ed Edoardo De Angelis... Vedi un pò tu cosa possiamo fare.

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    1. Ciao Domi, e benvenuto! Quelli che tu citi si potrebbero considerare grandi occasioni perdute dai Festival di Sanremo anni Settanta, anche se credo che buona parte di loro, soprattutto Zenobi e De Angelis, difficilmente si sarebbero messi in gioco in quell'arena, come da costume di larga parte dei cantautori italiani. Fu giù abbastanza insolito vedere in gara un'artista come Nicoletta Bauce, che fino ad allora (1979) aveva percorso strade lontane dalla ribalta commerciale.

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  4. Buongiorno Carlo. Sempre io, Domi... Io quei nomi li citavo un pò provocatoriamente... Perchè, per esempio, non ricordo aver mai visto Goran Kuzminac o Massimo Bubola a Sanremo. Io penso che un paio di posticini per la canzone d'autore più "nobile" li si dovrebbe lasciare... La nostra canzone d'autore, dai Modugno e Gino Paoli in poi, è forse il fenomeno più interessante e se vogliamo anche originale prodotto nella musica italiana degli scorsi decenni e credo sia ancora di una certa attualità. M'infastidisce vedere che il cast della rassegna sanremese si riduce agli ultimi giovin virgulti della De Filippi oppure ai soliti attempati protagonisti (magari espressione di una certa qualità, come può essere un Enrico Ruggeri ormai prossimo al record delle presenze). A Sanremo la ricetta giusta dovrebbe essere, in un cast di almeno una ventina di cantanti (non così striminzito come nell'ultima edizione), inserire un pò di tutto: dalle giovani vedette di "X Factor", magari in ampia maggioranza; alla canzone d'autore vecchia e nuova e all'evergreen tipo Anna Oxa o Toto Cutugno.

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    1. Ciao Domi, sono in linea di massima d'accordo con te. Posso semmai solo obiettare che spessissimo sono proprio i cantautori ad avere un atteggiamento un po' snob nei confronti del Festival, e quando decidono infine di parteciparvi lo fanno (non tutti, per carità) con un certo ostentato distacco (ricordi la recente comparsata di Battiato con Luca Madonia? Ecco, per il contributo che diede poteva benissimo starsene a casa...).
      Anche secondo me i 14 big attuali sono troppo pochi, ma purtroppo temo che i cast pletorici stile anni Ottanta, o comunque stile Baudo, siano poco digeribili sulla base dei canoni televisivi odierni. Però non vedo cosa costerebbe aggiungere un paio di posti, anche fra i giovani, categoria oggi colpevolmente ridotta ai minimi termini.
      Come te, anche io sarei per cast il più possibile pluralisti, con spazi a tutte le fasce di pubblico e al maggior numero di tendenze possibili. Sugli evergreen farei qualche distinguo: mi van bene, a patto di non continuare a riproporre le stesse inflazionatissime facce degli ultimi anni, da Patty Pravo all'ultrapresenzialista Al Bano. Se penso alle occasioni date loro e a quelle invece non date a personaggi come Don Backy, che spessissimo ha presentato pezzi a Sanremo senza venir preso in considerazione...

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    2. Siamo sempre piuttosto d'accordo... Una partecipazione come quella di un Paoli o di un Bennato, se avverranno, daranno sicuramente un particolare lustro alla manifestazione... Però c'è da considerare anche che Paoli c'è andato abbastanza spesso, che Ruggeri contende a Peppino Di Capri il record del presenzialista... Molti cantautori, meritevolissimi ed oggi ancora in piena attività, a Sanremo non ci sono mai andati. Per dire, Kuzminac il suo brano a Sanremo lo manda sempre... La stessa considerazione potremmo fare per gli evergreen, perchè Anna Oxa ha mancato solo la scorsa edizione. Lo stesso dicasi per Al Bano, Patty Pravo, Loredana Bertè e Cutugno, abituali... Mica esistono solo questi... Nel '93 i ritorni di Peppino Gagliardi e Paolo Mengoli furono belle sorprese, anche se le giurie non premiarono. Sul numero dei partecipante, la storia (del festival) insegna che dove ce n'è meno c'è pure meno interesse... Una qualche idea di abbondanza un mercatino discografico asfittico come quello attuale dovrebbe pur darla.

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    3. Assolutamente. Per me 18 big dovrebbe essere la quota minima, e poi eventualmente a salire... Con un cast più ampio, poi, ci sarebbe pure spazio per l'inserimento di qualche straniero in gara (come avveniva fino ai primi Ottanta), che darebbe forse un pizzico di visibilità internazionale in più alla rassegna. E, ripeto, gli otto giovani attuali (di cui due provenienti da Area Sanremo) sono una miseria. Kuzminac andò molto vicino a Sanremo, che io sappia, nell'85 (Sorrisi lo inserì fra i papabili, se non ricordo male) e soprattutto nell'89, quando prese parte alla preselezione pomeridiana per la categoria Emergenti, ma senza fortuna.

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  5. Sentite bene il tributo a calabrese di zibba e almalibre di quest'anno... Che ha rischiato rivincere il tenco... Zibba arrivera a sanremo presto... Forse fa troppa paura ai big creati a tavolini e ai loro burattinai.. Ma sarebbe bene premiare e far risalire il cantautorato italiano vero.. E zibba potrebbe aiutare in questo... Zibba a a sanremo!!!!!! Svegliatevi tutti !!!

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  6. Sentite bene il tributo a calabrese di zibba e almalibre di quest'anno... Che ha rischiato rivincere il tenco... Zibba arrivera a sanremo presto... Forse fa troppa paura ai big creati a tavolini e ai loro burattinai.. Ma sarebbe bene premiare e far risalire il cantautorato italiano vero.. E zibba potrebbe aiutare in questo... Zibba a a sanremo!!!!!! Svegliatevi tutti !!!

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  7. infatti zibba figura tra i papabili per partecipare, però a... sanremo giovani e questo è altrettanto scandaloso, dai.. zibba e almalibre sono veramente fantastici, abbinano cantautorato, atmosfere rock, d'autore, jazz, roots.. e hanno melodie comunque che arrivano, oltre al fatto che hanno già pubblicato molti dischi.. Io seguo molto certa scena e anche quest'anno tra i 60 arrivati all'ultimissima selezione ci sono nomi interessantissimi, su tutti The Niro -sorta di jeff buckley nostrano, ascoltate "so different" o "liar", il Pan del Diavolo, che poco o nulla hanno a che fare con i Marta sui Tubi, Matteo Macchioni, Jacopo Ratini, che ho pure intervistato ed è un talento fuori dal comune (che poi debba ripartecipare a sanremo giovani dopo 4 anni dalla prima volta è alquanto paradossale), ma ci stanno pure coez, antonella lo coco, finalista a xfactor 2012, nonostanteclizia e caponord, ottimi esempi di buon pop rock scritto in italiano... progetti validi, il punto è che solo 6 (+ 2 di area sanremo e il vincitore di castrocaro) saliranno sul palco dell'ARISTON.. mah??!!

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  8. ehm, volevo dire che il pan del diavolo ha poco da invidiare ai marta sui tubi, anzi, le analogie sono tantissime.. anche loro, siciliani come i MST degli inizi suonano quasi "punk" pur con strumentazione ridotta all'osso: una chitarra acustica vorticosa e una batteria, abbinate a una voce "delirante"... sono tostissimi, ma dubito fortemente passeranno il turno

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